Osteopata
Cos'è la medicina osteopatica e quale formazione deve avere l'osteopata
L’OSTEOPATIA è stata scoperta da A.T.Still alla fine del 1800. E’ un tipo di medicina manuale che si pone l’obiettivo di ripristinare la salute nel sistema corpo con diagnosi e trattamento esclusivamente manuali. La salute è definita come la capacità del corpo di reagire a insulti provenienti dall’ambiente interno e/o esterno. L’osteopatia aumenta questa capacità.
Per diventare osteopata è necessaria una laurea tipo medicina, fisioterapia, scienze motorie cui segue un percorso formativo di sei anni che termina con tesi ed esame teorico-pratico. Rispetto alla medicina allopatica tradizionale incentrata sul sintomo l’osteopatia è piuttosto alla ricerca della causa dello stesso, in un contesto di trattamento che approccia il corpo come un’unità favorendone le sue potenzialità intrinseche di autoguarigione e autoregolazione.
OSTEOPATA FIRENZE
L’osteopatia presso lo studio Dimafit di Via Corridoni è eseguita dal Dott. Marco Gambacciani D.O.m R.O.I.
E’ scorretto immaginare un’osteopatia cervicale o ad un’osteopatia lombare. Il trattamento è sempre rivolto a tutto il corpo con la finalità primaria di individuare la disfunzione somatica e far emergere la salute all’interno del corpo. La tecnica eseguita dal Dott. Marco Gambacciani è quella di un’osteopatia avanzata appresa nel master triennale presso l’Accademia di Pescara e l’Advanced Institute di Milano del Movimento presente e Quiete. Consiste in una tecnica priva di controindicazioni, di grande efficacia in cui la correzione della disfunzione è promossa dal corpo stesso del paziente piuttosto che dalla scelta di tecniche da parte dell’osteopata. Non vengono eseguite manipolazioni o trust quindi il trattamento può essere effettuato su chiunque. Per monitorare i risultati sulla correzione posturale/corporea viene utilizzato un podoscopio utile per capire come varia la distribuzione del carico podalico prima e dopo i trattamenti.
OSTEOPATA LASTRA A SIGNA
L’osteopatia presso lo studio di Lastra a Signa viene utilizzata anche per la valutazione posturale degli utenti del centro di prevenzione primaria con palestra. L’obiettivo della valutazione osteopatica è quello di trovare la disfunzione somatica, possibile causa del sintomo doloroso. Per disfunzione somatica si intende un’alterazione di qualità tissutale, ROM, simmetria e dolorabilità.
L’osteopatia è efficace per:
- dolori osteoaricolari quali cervicalgia, “periartriti”, epicondiliti, lombalgia, sciatica, gonalgia (ginocchia).
- riequilibrio posturale
- reflusso gastro-esofageo
- dolori mestruali, incontinenza di primo grado, stitichezza, colite, nausea, prostatiti
- mal di testa come cefalee ed emicranie, stress e disturbi del sonno
- nel neonato plagiocefalie, reflusso, coliti, disturbi del sonno
Alcune domande frequenti
Come si svolge il trattamento osteopatico?
Il trattamento osteopatico Movimento presente e Quiete del Dott. Gambacciani si svolge da clinostatismo supino (distesi a pancia in su). Il dottore farà eseguire respirazioni accentuate o movimenti articolari dolci per individuare la disfunzione somatica e seguendo il principio del minimo stimolo applicherà una forza piccolissima per dare inizio al processo terapeutico e alla relativa correzione che si innescherà nel sistema secondo autoreferenziati princìpi di autocorrezione ed autoregolazione.
Quanto tempo dura una seduta osteopatica?
La seduta osteopatica del Dott. Gambacciani dura un’ora. Anamnesi, valutazione, trattamento e controllo sono le fasi che si attraversano durante questa esperienza
Devo avere un abbigliamento specifico?
Non è necessario un abbigliamento particolare e non è necessario spogliarsi, sarà sufficiente togliersi le scarpe ed eventuali fermacapelli.
Quante sedute ci vogliono per vedere i primi risultati?
Solitamente sono sufficienti da 3 a 5. I primi cambiamenti arrivano già dopo la prima seduta, la seconda viene eseguita a distanza di 7 – 14 giorni e le successive 30-90 giorni. Tale periodizzazione è indispensabile per dare tempo al corpo di adattarsi ai cambiamenti/reset conseguiti durante il trattamento. Rispetto all’osteopatia che utilizza trust o manipolazioni, il Dott. Gambacciani con la metodica MPQ ha riscontrato l’assenza di controindicazioni, un’elevata efficacia, la somministrabilità anche in acuto e lo scarsissimo numero di recidive.
Dissertazione solo per appassionati
L’APPROFONDIMENTO
TRA FISICA CLASSICA E QUANTISTICA, PROPRIETA’ DELL’ACQUA E LEGGE DEL MINIMO STIMOLO: dietro semplici e banali gesti ci sono teorie molto complesse
Grazie agli insegnamenti dell’ormai scomparso fisico teorico Emilio del Giudice e a quelli del Dott. Vincenzo Cozzolino, medico osteopata e fondatore A.I.O.T. Pescara, è possibile iniziare un percorso conoscitivo per capire quanto la realtà che viviamo e la vita stessa sia fatta di un concetto antinomico oscillante tra scienza e mistero.
“Gli esperti percepiscono solo il dettaglio della materia che trattano mentre i non esperti il generale ed è da loro che arriva l’innovazione” Emilio del Giudice.
CRITICA ALLA FISICA CLASSICA
Postulato della fisica classica: il paradigma Newtoniano e Galileiano ha avuto il merito di farci arrivare all’olismo dinamico odierno superando l’atomismo dal quale comunque originano i nostri studi. Molte civiltà hanno visto il divenire come l’unione di elementi contrastanti ES Yin e Yan dei cinesi e la concezione della natura nella tesi Galileiana e Newtoniana è come uno schema di corpi isolabili che si possono allontanare tra di loro indefinitamente e che interagiscono soltanto con l’uso della forza esterna, cioè scambiandosi energia. In questa concezione la materia è intrinsecamente passiva cioè fa qualcosa se qualcuno glielo fa fare, quindi per determinare il movimento vi è la contraddittoria necessità di credere in DIO che può prendere il nome di Natura o CHI o altro a seconda dei popoli cui ci interfacciamo, ma comunque di una forza esterna capace di dare vita ad elementi separati altrimenti non autoreferenti. Inoltre gli esperimenti eseguiti devono necessariamente essere riproducibili ma mai in natura nessun evento lo è perchè interagisce con una molteplicità di fattori indipendenti intrinsechi ed estrinsechi stocasticamente imprevedibili. I postulati della fisica classica dunque funzionano quando si concepiscono i corpi come isolabili, allora anche i calcoli matematici procedono in un concetto coerente di sistema complicato (dal latino piegato insieme), ma quando si ha a che fare con il corpo ci si interfaccia con un sistema complesso (dal latino l’intreccio di più parti) e quindi non soggetto a formule matematiche o ad algoritmi previsionali. Non esiste un algoritmo per trovare la salute e la scienza basata sull’ “evidenza” per i motivi enunciati non potrà mai fornire certezze quando argomenta sul sistema corpo. Infine il postulato dell’atomismo e dei corpo isolabili viene infranto in quanto la meccanica classica e la termodinamica classica entrano in contraddizione tra di loro. Infatti se fosse possibile un mondo in cui si potesse separare gli oggetti e quindi potesse essere definito come “una collezione di atomi” interagenti attraverso le forze esterne, nel limite della temperatura che tende allo 0 assoluto cioè che tutti gli atomi si fermano, l’entropia diventerebbe infinita. L’entropia è la capacità di mutamento del corpo e quindi entropia infinita significa che il corpo non diviene più, diventa statico. Ciò è quello che si deduce dalla matematica e non essendo possibile è entrato in crisi il modello della fisica classica. Quindi l’affermazione che asserisce che la natura fisica può essere descritta come un insieme di atomi legati da forze è falsa, c’è qualcos’altro.
Questo qualcos’altro è il VUOTO QUANTISTICO.
Il VUOTO non è il nulla ma è un oggetto suscettibile di oscillazioni capace di scambiare energia tra i corpi. Il Vuoto non coincide con lo spazio vuoto perchè è una struttura anteriore logicamente allo spazio tempo ed è una struttura da cui poi emergerà lo spazio tempo, in grado di interagire con tutti gli oggetti, quindi un oggetto potrà essere isolato dagli altri ma mai dal vuoto. L’entità delle interazioni quantistiche è la costante di Plank che è un numero molto piccolo ma non è 0. Quindi in determinate situazioni in cui ho un’elevata densità di corpi come nell’acqua all’interno del corpo, posso avere azioni collettive importanti che avranno come ponte il vuoto che funziona come trasmissore di energia. ES Il vuoto quantistico è una notte che ogni tanto ha un lampo, mentre nella fisica classica c’è solo notte. Il vuoto è capace di fluttuare e può dare o ricevere alla/dalla materia fotoni, che sono flotti di energia della lunghezza di 20.000 Angstrom. Un atomo è grande un Angstrom ed è fatto da un nucleo e da elettroni che hanno diverse configurazioni che per cambiare richiedono energia, per l’acqua 12 elettronvolt. Sarà dunque il fotone a fornire quell’energia durante le fluttuazioni nel vuoto quantistico, ed avendo la lunghezza d’onda citata, ecciterà fino a 20000 atomi, consentendo nel caso della molecola d’acqua, un’estrema facilità di cessione elettronica e quindi di produzione di energia. Questa è la FONDAMENTALE DISSIMMETRIA ESISTENTE NELLA NATURA CHE CONSENTE L’EMERGERE DELLA VITA. Si stabilisce un flusso continuo dal vuoto alla materia, che è ciò che sta alla base del processo dell’evoluzione, il vuoto emetterà fotoni catturati dalla materia e gli atomi oscilleranno da uno stato in cui un elettrone è libero ad un altro in cui non lo è, da qui la facilità con la quale posso trovare l’elettrone quasi libero dell’acqua e da qui la straordinaria capacità che ha l’acqua di liberare un gran numero di elettroni/energia in funzione dello stato nella quale si trova.
TRA FORZA E FASE: L’AUTOMOVIMENTO DELL’ESSERE VIVENTE
Nei sistemi viventi sono 2 le interazioni possibili: la forza e la fase. Due diversi oggetti possono oscillare in FASE tra di loro ma possono anche esercitare delle forze tra di loro e l’applicazione di questa rompe l’oscillazione in fase. ES: 2 ballerini danzano a ritmo e sono in fase ma a un certo punto vengono spinti da una terza persona con forza esterna e si sbilanciano, smettono di ballare. Esistono quindi 2 modi per l’interagire tra i corpi: la forza dall’esterno e la fase cioè il moto dal di dentro, il moto per risonanza. Facendo un parallelo sulla pratica osteopatica si può avere il concetto di applicare sul corpo una forza esterna con delle manovre tipo trust o pompage oppure applicare un minimo stimolo ed elicitare la fase per portare coerenza e quindi tendere a ripristinare dall’interno la salute.
L’essere vivente si può muovere autonomamente e la ragione del movimento viene dall’interno. Autoreferenzialità. La fisica quantistica in merito si esprime così:
-grazie al fatto che gli oggetti quantistici fluttuano possono esistere dei registri in cui le oscillazioni di molti componenti si mettono in fase ed entrano in coerenza. ESPERIMENTO Se metto 5 metronomi su un tavolo che è un corpo rigido e li attivo in momenti diversi, questi mantengono frequenze, fasi, diverse tra loro. Ma se metto 4 lattine vuote di fianco sul tavolo e sopra pongo una tavola di legno creando una piattaforma oscillante e a sua volta sopra metto i 5 metronomi, seppure le attivazioni degli stessi avvengano in momenti diversi, in breve tempo entreranno in fase e oscilleranno tutti all’unisono perchè c’è un mezzo oscillante e dialogante che li unisce. Si crea l’autoconsistenza. Si può dimostrare che la capacità di andare a ritmo dipende dal numero di partecipanti (con 2 metronomi quando sopra non succederebbe, perchè incertezza della fase e il numero di componenti sono inversamente proporzionali, una particella da sola avrà massima incertezza) che se elevato dopo un po’ farà risuonare insieme le molecole. Dal momento in cui le molecole sono fatte di particelle cariche, un’oscillazione di particelle cariche produce un CAMPO ELETTROMAGNETICO di forma ben definita cioè un suono puro non un rumore perchè tutti i componenti hanno la stessa fase. Si crea un DOMINIO DI COERENZA che ha una taglia che è la LUNGHEZZA D’ONDA dell’oscillazione responsabile del mettersi insieme. Quindi spontaneamente in natura emergono le taglie tipo dimensioni d’organo, arto ecc. Perchè non possiamo avere un cuore di 1 metro? É frutto della coerenza. L’unico oggetto che non ha taglia definita è il tumore perchè in esso le molecole non risuonano tra di loro.
ACQUA ESSERI VIVENTI E RISONANZA
99% del numero totale delle nostre molecole è acqua equivalente al 70% del peso.
Gran parte delle reazioni biochimiche tra molecole si basa sull’ossido-riduzione cioè una reazione chimica fondata sul trasferimento di elettroni. Le molecole riducenti sono quelle che cedono di buon grado gli elettroni. Le ossidanti prendono elettroni. In natura i metalli cedono elettroni ma nella materia vivente sono in misura estremamente piccola e non possono da soli giustificare tutte le reazioni ossido-riduttive che avvengono nel corpo sano. Quando il corpo inizia ad ammalarsi le reazioni diminuiscono e rimangono in giro dei semilavorati che sono i radicali liberi o incompiute molecolari che in sè non sono dannosi ma ciò che lo è è il processo che non ha avuto termine, quindi nella corretta terapia non vanno eliminati i radicali liberi ma piuttosto si deve dare loro una spinta ulteriore perchè il processo vada a compimento. Il sistema deve completare le reazioni di ossido riduzione ma quando non ce la fa si sviluppano i processi cancerosi e il sistema passa alle reazioni fermentative che sono 12 volte meno efficaci in termini energetici delle ossido-riduttive, ciò accade perchè non si riesce ad avere più elettroni liberi.
Nel corpo sano quindi c’è una grande disponibilità di elettroni. Per strappare un elettrone all’acqua però sono necessari 12,6 elettronvolt cioè una grande quantità di energia. In realtà dal momento che prendiamo la scossa elettrica vuol dire che abbiamo facilità di cessione di elettroni, infatti esistono 2 tipi di acqua con caratteristiche completamente diverse, quella libera e quella vicino alle superfici o interfacciale. La prima necessita di grandi quantità di energia per cedere elettroni mentre la seconda, che è l’acqua a stretto contatto con le membrane, no.
Nel 2000 il fisico americano Pollak lo dimostra. Tra i due stati si crea una corrente che è quella vitale, cioè una specifica forma di energia che opera nel vivente. In questa speciale acqua interfacciale non si sciolgono i soluti, vi è una zona di esclusione dalla quale è facile tirare fuori elettroni mentre le altre zone che costituiscono le intercapedini tra i domini di coerenza sono più lontane dalle superfici di membrana, prevedono un addensamento dei soluti e una difficoltà nella cessione di energia. Ecco qual’è il meccanismo che dà luogo alla morfologia degli organismi che altro non sono che la “radiografia” della struttura interposta tra i domini di coerenza dell’acqua.
Più molecole d’acqua che oscillano con la medesima fase divengono un dominio di coerenza (atomi) che a sua volta può mettere in fase più domini (molecole) che diventano coerenti a loro volta e così via. Nel corpo umano la salute si esprime con una coerenza tra le particelle compresa tra il 50 e il 75%, quindi l’acqua che ha la capacità di questi comportamenti in fase produce il campo elettromagnetico collettivo che fa muovere tutte le altre molecole in modo definito producendo l’autorganizzazione del sistema autoreferente. Questo è il meccanismo col quale si crea la salute, atomi – molecole – cellule – tessuti – organi – apparati – corpo intero.
MINIMO STIMOLO
Terapeuticamente per coinvolgere i livelli di maggior aggregazione del sistema come gli apparati o il sistema muscolo-scheletrico, devo iniziare dal basso, da quello che possiede energia infinitesima (atomo-molecola) ed è per questo motivo che il terapeuta dovrà applicare un quid di energia infinitesima. Se conferisco un’energia grande alimento solo i livelli intermedi di coerenza ma ciò che sta al di sotto non viene alimentato. ES: se eccito energeticamente il sistema muscolare “coerenza orizzontale” la persona fa circolare l’energia a livello dei muscoli ma niente di questo si ripercuote a livello delle molecole. É necessario passare ad una coerenza verticale che è ciò che fece Wilhelm REICH quando dalla vegetoterapia passò all’ORGONO che era la partecipazione dell’oscillazione all’intero universo. Sua figlia EVA REICH pensa al minimo stimolo. Se conferisco un quid di energia i domini di coerenza in basso lo accumulano e iniziano a oscillare in sé, poi fanno oscillare i livelli superiori e se questo minimo stimolo dura per un po’ di tempo ottengo “verticalmente” l’allineamento degli aggregati maggiori: da una molecola coinvolgo e metto in coerenza di fase il sistema corpo che lavorando nell’insieme recupera salute. Il minimo stimolo dunque contraddice l’asserzione che per ottenere un grande effetto ci vuole una grande causa.
Da un punto di vista matematico il minimo stimolo viene capito a 1/2 dell’800 Weber e Fechner principio di psicofisiologia. Tale principio asserisce che la risposta di un organismo ad uno stimolo esterno è proporzionale al logaritmo (n° di zero) della forza applicata. ES il logaritmo di 10 è 1, di 1000 è 3 ecc. Se andiamo ai numeri piccoli il logaritmo di 1 è 0 ma il logaritmo di 1 decimo è -1, di 1 centesimo è -2 e così via. Più piccolo è lo stimolo più grande diventa la risposta che è con il segno meno davanti cioè che va verso l’interno (inbound), l’organismo risponde trasformando se stesso con una gigantesca risposta.
Lo scopo della terapia fisica è quello di modificare la struttura corporea ed ecco che si evince che il metodo più efficace per farlo sia quello di applicare lo stimolo più piccolo possibile. Con una martellata ad un ginocchio la risposta è vs l’esterno ma se lo stimolo è minimo la forza va verso l’interno si introietta e l’organismo si autorganizza. Ecco che il trattamento osteopatico effettuato sul movimento presente e quiete trova un suo razionale in quanto vi è l’opportunità di accedere al sistema con la fase, dal più piccolo dominio di coerenza fino ad arrivare a tessuti-organi-apparati secondo la legge del minimo stimolo.
IPOTESI OSTEOPATICA
Nel momento in cui l’oscillazione elettronica dell’acqua, influenzata dall’ampiezza del campo elettromagnetico che il singolo elettrone libero è capace di generare, segue un principio di fase e coerenza direttamente proporzionale al numero di particelle coinvolte, è possibile che la funzione da catalizzatore che l’osteopata assume in un trattamento sia dovuta proprio a questa naturale tendenza associativa dimostrata dal principio di indeterminazione. In pratica un corpo riconosce la fase dell’altro ed entra in risonanza con questo per creare “un sistema oscillante unico” in grado di mettere in risonanza grandi percentuali di molecole di sè stesso. Probabilmente ciò avviene nei 2 corpi a percentuali diverse in quanto l’interpretazione di Copenaghen ci insegna che un evento esiste solo quando lo si osserva e dal momento che è l’operatore ad osservare e a sapere come farlo, l’effetto terapeutico si verifica prevalentemente nel paziente.
Per attivare il processo è come se si verificasse un Engagment molecolare tra i 2 sistemi con start dal più basso livello di energia cinetica e contemporaneamente dal più alto livello di energia potenziale (occhio del ciclone per Rollin Becker), condizione riconducibile alla quiete.
Se l’operatore infatti non trova la quiete in sè stesso o nel paziente, il trattamento non ha inizio in quanto la fase del paziente non riconosce quella dell’operatore, perchè oscillanti a frequenza diverse.
L’operatore applicherà una forza minima, la più piccola possibile e per la legge del Minimo stimolo minore sarà lo stimolo applicato, maggiore sarà l’effetto provocato, quindi saranno coinvolti nel processo terapeutico “verticalmente” tutti i livelli di energia superiori in una spirale virtuosa che dalla molecola arriva al corpo intero.
La salute è ciò che ci dà l’opportunità di vivere una Vita con la V maiuscola e il corpo che ritrova la sua armonia è il mezzo attraverso il quale essa si manifesta.
Dott. Marco Gambacciani